“Stai ancora aspettando il tuo ATEX 3G o 3D?”

motore elettrico atex 3GD, ventilatori industriali, impianti aspirazione“La pedana che aspetti è ancora vuota!”

Che tu sia in attesa di ventilatori industriali oppure di un semplice motore elettrico non si capisce mai perche’ ci vuole tutto questo tempo.

Non mi esprimo mai tecnicamente perché dò per scontato che chi si interessa di ventilatori e motori lo sappia, ma questa volta voglio rendermi utile a chi non ne ha mai masticato, oppure puo’ essere un comodo ripasso.

Vediamo nel concreto dove sono le differenze costruttive più evidenti e perche’ mai la mia concorrenza ci mette una vita a rifornire chi installa gli impianti aeraulici e i costruttori di macchine.

Innanzitutto stiamo parlando di ventilatori o motori elettrici che vengono installati in ambienti potenzialmente esplosivi, cioe’ sono piazzati o in ambienti colmi di gas oppure con presenza di polveri che si potrebbero incendiare o addirittura nel caso di elettroventilatori sono attraversati da aria con polveri di farina, mangimi, cereali in genere, grassi animali e addirittura polveri di alluminio dovute a lavorazioni meccaniche da macchina utensile (pensa a quante volte come impiantista hai fatto fatica a spiegare ai clienti l’incendiabilita’ dell’alluminio).

Sui cataloghi tecnici specifici ci sono tabelle abbastanza complesse da consultare quindi cerchero’ di semplificare il più possibile per questi motivi:

  1. Perchè tu ne sai più del demonio sulla materia motori antideflagranti;
  2. Nessuno si deve permettere di insegnarti altro sulla zona di lavoro a rischio;
  3. Nessuno si prende la responsabilità di fornirti motori elettrici se non specifichi bene in che zona devono essere avviati e utilizzati;

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Anche se il codice che identifica la macchina ti sembra lungo e incomprensibile, quello che ti interessa davvero e’ che cosa c’e’ indicato sulle targhette dei motori elettrici o ventilatori nella zona dove devi installarne altri

e quindi è inutile disperdere informazioni sulle varie possibili rare combinazioni di codifica ATEX, non e’ compito dell’impiantista ma del certificatore a monte incaricato dal cliente finale. Spero che tu sia d’accordo.

Allora facciamo cosi’, separiamo immediatamente gli antideflagranti dagli antiscintilla:

A) gli antideflagranti NON devono esplodere, e quello che potrebbe esplodere è il motore elettrico in ghisa o in alluminio, facendo sparare schegge di metallo che potrebbero essere addirittura mortali; Su questi troverai sempre la dicitura II (numero romano seguito dal numero) 2, quindi II2

B) gli antiscintilla NON devono procurare scintille durante il funzionamento, questo in caso di ambienti con particelle infiammabili come detto sopra; Su questi altri troverai sempre la dicitura II3.

Riassumiamo le sigle fondamentali rispetto a tutti i simboli che trovi nelle tabelle di identificazione della direttiva ATEX:

  • 2 = potrebbe esplodere pericolosamente e successivamente provocare incendio;
  • 3 = potrebbe provocare scintilla che potrebbe provocare incendio (hai presenta quando di notte accendi l’interruttore della cucina e nel buoi intravedi la scintilla all’interno della presa di corrente?)

Ora aggiungiamo l’ultimo pezzo fondamentale della codifica ATEX,

perche’ fidati, il resto della targhetta ti manda solo in confusione, al limite mandamene una foto e ti rispodero’ di cosa si tratta (al fondo troverai la mia e-mail).

Abbiamo visto II3 ma accanto vedrai sempre una lettera che potrà essere quasi sempre G che significa GAS (si questa la sapevi gia’) oppure D (Dust, cioè polvere detto in inglese ovviamente) ma sempre più spesso troverai la doppia codifica Ge nella riga sotto D , perche’ e’ piu’ comodo nel rispettare la normativa quando li si produce.

Questo è un accorgimento costruttivo intelligente, cosi’ siamo tutti più tranquilli.

In ultimo vediamo di rispondere alla domanda iniziale che si fanno le persone comuni:

“Cosa cambia da un ventilatore standard? Alla fine io vedo solo del lamierino di rame intorno al boccaglio (cioè la presa d’aria).”

Dando per scontata una robusta costruzione della coclea (cioe’ l’involucro esterno detto anche chiocciola) e della solidita’ della carpenteria in genere, ci mancherebbe altro, la cosa che in passato ha provocato incidenti e’ stata la rottura della girante o dell’albero del motore elettrico che sbattendo e sfreggando violentemente contro la coclea provoca sicuramente scintille di notevoli dimensioni (come le scintille create da una mola flessibile quando lavora sul ferro!).

Quindi qui non si scherza, il ventilatore deve essere di un’azienda seria dove la certificazione ATEX ha avuto il suo costo di ricerca e sviluppo, di test seri da parte dell’ente certificatore e quindi ha il suo valore economico.

Quindi la corretta scelta di certificazione ATEX 3G oppure 2G ha due valenze:

a) ti da’ sicurezza sull’ambiente di lavoro per non provocare danni a cose e persone;

b) ti da’ la sicurezza che nessuno finisca nei guai giudiziari per roba del genere (gia’ è complicata la vita cosi’ figuriamoci rovinarcela per una leggerezza sul lavoro).

Per quanto riguarda il motore elettrico ATEX II 2G nasce già cosi’ dalla fabbrica, ormai tranne un paio di costruttori europei che si fanno pagare a peso d’oro e che vivono di vendor list e abitudinarieta’ dei clienti tutti i motori elettrici sono costruiti in Asia e quindi arrivano gia’ assemblati e certificati con gli accorgimenti europei. Se sei convinto del contrario scrivimi la tua solita marca e ti rispondero’ con l’indirizzo vero di provenienza. Tra l’altro come ho gia’ scritto in un precedente articolo siamo sempre un riferimento mondiale in quanto a rigidita’ sulle norme costruttive e la cosa importante e’ il controllo del materiale in arrivo dai container.

Sarai d’accordo con me che i nostri standard di vita sono piu’ elevati di quelli asiatici e guai a chi ce li mette in discussione!

A questo punto per i motori elettrici ATEX, o hai bisogno di una categoria che qualcuno ha a magazzino oppure li aspetti diverse settimane (a volte mesi).

C’e’ un’eccezione, per la categoria Atex II3G o D (non farmelo rispiegare) che come motori antiscintilla non sono altro che dei comuni motori tenuti sugli scaffali e modificati con i giusti accorgimenti dall’azienda che a suo tempo ne ha registrato e collaudato la certificazione con notevole esborso di soldi. In pratica e per farla breve sono sigillati in modo mostruoso tra i vari pezzi assemblati in modo che non fuoriescano scintille durante il funzionamento (un po’ come l’interruttore della luce di notte, al buoi, dove toccandolo si scorge la scintilla interna).

Arriviamo finalmente all’ elettroventilatore.

In pochi tengono i vari pezzi preasseblati con numero sufficiente da soddisfare a il mercato, i costruttori in genere soprattutto i piu’ blasonati costruiscono tutto da zero e quindi giustificano “la specialita’ Atex” come un qualcosa di raro!

Ma adesso diciamola tutta, se tu come impiantista di aspirazioni industriali ti sei ritagliato la tua nicchia di clienti tutti simili e alla fine ti ritrovi spesso e volentieri a comprare roba che per altri e’ speciale, non e’ meglio che ti rivolgi a chi per mestiere ritiene che il tuo materiale debba essere consegnato velocemente e ritenuto normale?

Ad esempio ho un cliente che costruisce gigantesche impastatrici per prodotti da forno dove essendo polveri di farine l’ambiente di lavoro e’ altamente a rischio, si che ordina ventilatori e motori atex ma lui mi chiama o scrive: “mi mandi giu’ il motore da 37KW solito?” Per lui sono tutti standard ma in azienda nessuno li chiama atex.

“Caro impiantista di aspirazioni industriali, ti svelo un errore che commetti durante la proposta tecnico commerciale.”

L’errore e’ spesso e volentieri quello di non allineare il linguaggio al tuo potenziale cliente. facciamo l’esempio di quelli che lavorano il legno, molte volte sono tra i piu’ terra terra che trovi in giro. Eppure staccano degli ordini considerevoli, o no?

Quindi tu magari gli mandi l’ingegnere piu’ sveglio che hai per fare vedere il livello dell’azienda e che per dimostrare che non siete disorganizzati, ma poi il falegname (anche se ha una SPA che fa porte da 100 dipendenti e’ pur sempre un falegname), dicevo, il vostro potenziale cliente non ci ha capito una mazza!

Conseguenza: ti tormenti perche’ non capisci come sono andate le cose o ne hai un’idea sbagliata.

Si certo, lui non capisce niente e hai ragione tu, ma cosi’ non porti il lavoro a casa.

Non prenderla come uno sfogo, non e’ colpa tua se la vendita e’ una cosa complessa, infondo sei un buon tecnico e meriteresti denaro in proporzione alla tua preparazione.

Pensa se da domani potessi gia’ applicare la perla di vendita che ti sto’ dando:

“Allinea il livello di dialogo in base a chi hai di fronte!”

E attenzione, potrebbe essere differente da persona a persona con ruoli diversi dentro la stessa ditta, dove ti sei proposto per installare i vostri canali per l’aria.

NON pensarci troppo, vai a vedere la pagina del sito chiamata GARANZIA

e scopri se la garanzia che do’ sulla consegna.

info@ventilatoreveloce.it

“A la prochaine fois!”

Gio’ Pasquale.

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Giovanni Pasquale

Per molti sono Giò, lavoratore tenace e papà di Irene; sempre alla ricerca di modi per velocizzare le attività perchè "il tempo vale più del denaro." Nel Menù trovi la pagina "SCRIVIMI QUI"

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